Benvenuti a Copertino

Il Carrubo del Salento Appartamenti rappresenta la destinazione ideale per una vacanza nel Salento. Gli appartamenti situati nella periferia di Copertino vantano un ambiente accogliente: 4 mini appartamenti con metrature da 35 a 50 mq con comodi divani, perfetto per rilassarsi, leggere un libro, ascoltare la musica e guardare la TV. Gli appartamenti dispongono anche di una cucina attrezzata, frigo, televisore, aria condizionata, veranda attrezzata, box auto e di connessione internet wireless. Gli appartamenti sono ubicati in Vicinale 1 Li Tumi, in una cornice tra natura e relax. Potrete visitare la città che ha dato i natali al "Santo dei Voli" San Giuseppe, il centro storico con il Castello Angioino, la Piazza dell' Orologio e gli innumerevoli locali. Il Carrubo del Salento Appartamenti, dista solo pochi km dal capoluogo Lecce, tra le più belle città d’arte del Meridione Italiano. Nota come “la Firenze del Sud”, Lecce sa stupire e affascinare turisti e visitatori. Le sue antichissime origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana si mescolano infatti alla ricchezza e all’esuberanza del barocco, tipicamente seicentesco, delle chiese e dei palazzi del centro. 

Luoghi da scoprire

I 5 luoghi più romantici del Salento

Se siete alla ricerca di angoli magici, solo vostri, lasciatevi travolgere dall'incantesimo che sprigiona questo lontano lembo d'Italia, l'estremo; abbandonatevi a questi luoghi inconsueti ed ammalianti, per innamorati o per chi vuole innamorarsi; e poi guardatevi, intensamente, dritti negli occhi...

Ecco, tra i mille di cui il Salento ci omaggia, alcuni dei posti dove è splendido amare.

1- Otranto al primo sorriso del Sole

Lo spettacolo è emozionante, fiabesco. Le immagini restano incise in maniera indelebile nella memoria e nel cuore. Un gioco di barlumi e trasparenze che accarezzano le onde e illuminano il cielo ancora assopito; i contorni offuscati delle montagne dell'Albania e la costa greca, così lontane eppure così vicine; silenzio, colori, odori e l'immenso. Il panorama più bello si può ammirare dalla splendida Torre costiera di Sant'Emiliano, da dove lo sguardo spazia incantato dall'omonimo isolotto a Porto Badisco, splendido fiordo disegnato dall'aspra scogliera che qui digrada lentamente verso il mare fino a dare vita ad un porticciolo naturale; e poi, di là, Otranto con il suo fascino e la sua storia millenaria. 
E' il “primo sorriso del sole”, quello che gli otrantini raccontano essere di buon auspicio; da sempre, ogni nuovo giorno inizia da qui: il sole sorge dal mare, è la prima alba d'Italia, essendo Otranto la città più ad Oriente della penisola. Riflessi, colori, trasparenze di luce indimenticabili.
Appuntamento impedibile è l'alba del 1 gennaio: migliaia di persone sfidano l'inclemenza del tempo e si ritrovano a Punta Palascìa, vicino al vecchio faro, per brindare alla prima alba del nuovo anno.

2- Santa Maria di Leuca e il religioso silenzio della scalinata

Un posto magico e spirituale dove godersi il religioso silenzio della notte è la scalinata monumentale, che partendo dal Santuario de finibus terrae, si tuffa in mare inseguendo la luna.
Siamo a Santa Maria di Leuca, estremo lembo geografico dell'Italia, dove lo Jonio e l'Adriatico si uniscono e confondono, dove la terra è rossa e senza erbe, con le pietre e gli ulivi e i fichi d' ndia. Sarà la religiosità del luogo, saranno le innumerevoli leggende che ruotano attorno a Santa Maria di Leuca e al suo Santuario, sarà la posizione estrema e unica, quasi un varco per un altro mondo, ma qui tutto ha un fascino particolare: la natura, il mare, la luna, le case; a nessuno che si trovi ad ammirare tutto ciò, può sfuggire di ringraziare Dio di tanta e insuperabile bellezza.

3-  Porto Cesareo  e le sue spiaggie incantevoli

Tutti almeno una volta ci siamo ritrovati a cantare "acqua azzurra acqua chiara" del grande Battisti. Il luogo che ha ispirato il cantante e che lo ha fatto innamorare con il suo mare cristallino si trova in Salento e precisamente a Torre Squillace (Li Cianuli) all' entrata di Porto Cesareo. E Battisti non aveva torto, infatti una visita al litorale di questa città vi farà sentire come i Caraibi, mare paradisiaco ed immense spiagge di sabbia, tutto immerso in una natura viva e rigogliosa. Porto Cesareo si trova sulla costa ionica e comprende tante bellissime località tra cui Torre Lapillo e Punta Prosciutto, dove si trovano le spiagge più belle. La città del Salento non è solo mare ma comprende anche l’Area Marina Protetta e la Riserva Naturale Orientata Regionale “Palude del Conte e Duna Costiera”. 

E' una delle località prescelte per andare in vacanza al mare in Puglia, infatti non si trova il caos di Gallipoli, diventata l'Ibiza salentina, ma la bellezza della natura è impareggiabile ed è un buon punto per raggiungere le diverse località. Una particolarità del luogo è la pescaturismo che viene praticato tramite delle barche e pescherecci insieme ai pescatori locali che insegnano ai turisti a scegliere il pesce fresco ed adatto per essere cucinato a cena, magari con gli stessi membri dell'equipaggio. Insomma in una vacanza al mare a Porto Cesareo potrete trovare un mare trasparente, isolotti incantevoli, fondali meravigliosi, la gente ospitale del Salento.

 4- Lecce, scrigno di emozioni

 Di giorno fare il bagno nel mare limpido, scegliendo tra bianche spiagge o scogliere a picco; nel pomeriggio e la sera perdersi per le viuzze del centro storico di Lecce, con i suoi palazzi eleganti e i suoi balconi colorati, tra chiese, piazze e viuzze che trasudano fascino e storia. Se Lecce è stata inserita (unica città italiana) nella lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet quale città da visitare nel 2010, un motivo ci sarà, ed è presto detto: è la magia che si respira nell'aria, aria che sa di grazia e di cultura, di accoglienza e di festa, di barocco e di orecchiette.  La Basilica di Santa Croce, Piazza Sant'Oronzo, l'Anfiteatro Romano, ma in generale tutti i palazzi della città offrono al visitatore una immagine di prosperità e ricchezza.

Ma l'atmosfera sacra e soave che si respira in Piazza Duomo è unica ed imperdibile: se siete alla ricerca di un posto solo vostro, questo è un luogo capace di regalare momenti unici, dov'è splendido amare…

5- Gallipoli, bianca e genuina

"Cosi è passata la domenica, sul mare sugli scogli, fino a che il sole non si è deciso ad andar giù, sulla pelle ci rimane il sale del mare. 
Giriamo le vie di Gallipoli, in libertà, liberamente qui possiamo stare noi, soli tra le vecchie mura bianche di calce.
Porto di pescatori e gente povera che invecchia sull'uscio di una sola stanza..."
Pennellate di colori e poesia di Pierangelo Bertoli, che racchiudono l'essenza ed il fascino di Gallipoli, della "Città Bella": in un affascinante ragnatela di vicoli e case a corte, un borgo di pescatori, pur vestito a festa tra luci e negozi di ogni tipo, conserva, anzi ostenta orgoglioso, la sua innata natura marinara.
Il tramonto al porto di Gallipoli ti segna l'esistenza, ti regala un inconfondibile senso di pace, ti invita silenzioso ad andare in cerca della luna...

Tradizioni e Folclore

La terra salentina è conosciuta, oltre che per lo splendido territorio, con un entroterra dall'autentica bellezza per i colori della Natura e per le coste incontaminate, per la variegata ricchezza delle tradizioni popolari, che affascinano e sorprendono le genti, intrecciando sacro e profano, con il sottofondo musicale che parla di tarantismo anche nell'angolo più nascosto.

Le ballate e gli stornelli salentini, in dialetto, costituiscono un vero e proprio tesoro del mondo antropologico, perchè esprimono il ritmo incalzante dellapizzica, il ballo liberatorio usato come rimedio per le vittime del morso simbolico della Taranta. Infatti, dopo il morso della taranta, la persona cadeva a terra in uno stato di choc, riuscendo a riprendersi soltanto con la musica, probabilmente si trattava di attacchi epilettici ma, la credenza popolare faceva pensare che i tamburelli e i canti riuscissero ad annullare gli effetti del veleno. Per le comunità contadine di un tempo era un momento di collettività e convivialità, perchè si riusciva in tal modo a liberarsi da regole morali.

Con il passare del tempo, però, la religione entrò in questi riti, associando questi balli alla figura di San Paolo, al quale erano accostati i poteri della guarigione e per questo motivo dalle camere da letto la scena si spostò alla Cappella di San Paolo a Galatina e al vicino pozzo dell'acqua miracolosa, dove era doveroso, per ogni "pizzicato" andare in pellegrinaggio e bere quell'acqua.

Ancora oggi il Salento parla di tarantismo, pizzica e tamburelli, perchè ogni persona del luogo conosce questo ritmo travolgente, che nonostante sia stato scritto secoli addietro, in realtà non si è mai perso. Così, nelle numerose e maestose feste patronali, dedicate ai santi protettori, perchè il culto dei Santi è un fondamento religioso nel Salento, ritroviamo queste antiche atmosfere.
A Galatina San Pietro e Paolo, a Torrepaduli San Rocco, a Montesano Salentino San Donato, tutti Santi associati, per credenza popolare al tarantismo, con spettacolari luminarie e meravigliosi giochi pirotecnici, di cui i maestri salentini sono primi nel mondo, accade il miracolo del tempo passato che ritorna, con le "ronde", ossia dei cerchi dentro i quali si balla la pizzica in due differenti modi: "la danza delle spade", dove due uomini si sfidano in un duello, mimando con le dita le lame dei coltelli e "la pizzica de core", ballata da un uomo e una donna come in simbolico corteggiamento, fatto di contatti simulati.

La storia del folclore salentino è fatta anche dalle maestose "Focare".
Si tratta di enormi falò, realizzati con i tralci di vite appena potati. La più famosa "Focara" è quella per Sant'Antonio Abate, a Novoli, che viene accesa la sera del 16 Gennaio e brucia per tutta la notte. I segreti della struttura di questa antica usanza vengono tramandati ancora oggi di padre in figlio.
Certamente il turista rimarrà affascinato da questa combinazione tra realtà e mito, originari del mondo contadino in realtà mai perso e dimenticato qui nel Salento.

Lecce e tutto il territorio salentino sono conosciuti anche per i caratteristici manufatti, frutto di maestri artigiani, i quali con i loro antichi mestieri sapientemente lavorano poveri materiali come la pietra, il ferro, la ceramica, la cartapesta, creando opere uniche.
Così, ancora oggi, troviamo la lavorazione della cartapesta con i "pupi", della ceramica con i coloratissimi fischetti e i campanelli, ancora i "quatarari", (costruttori di recipienti di terracotta), ancora più antiche sono le tecniche utilizzate dai "panarari", (intrecciatori di ginchi e virgulti d'olivo, per fare cesti e contenitori) e dagli "zucàri", (intrecciatori di corde).

E poi, appartiene alla tradizione folcloristica anche la cucina tipica salentina, fatta di ingredienti semplici e poveri, provenienti dalla terra e dal mare ma, mescolati sapientemente con erbe profumate del Mediterraneo. La lingua della cucina salentina parla di "frisedde" con il pomodoro, di "scapece", (alici e sardine con pangrattato, in una marinatura di aceto e zafferano), "ciciri e trya", (pasta e ceci), ma ancora "purpu alla pignata" (polpo cotto in umido, nelle tipiche scodelle di terracotta), le conosciutissime "pittule" (frittelle salate, di forma rotonda il cui impasto può essere arricchito con pomodori, alici capperi, baccalà). Tutto ciò è solo un assaggio!
C'è la pasticceria salentina che è molto rinomata, con il "pasticciotto", dolce di pastafrolla ripieno di crema e il "fruttone", che si differenzia perchè all'interno vi è una base di pasta di mandorla con marmellata o cotognata e ricoperto di cioccolato.

La ricchezza di questa terra è fatta di cose semplici, come le persone che vivono qui, le quali sanno regalare momenti unici di calda ospitalità.